Autocertificazione curriculum: cos'è il DPR 445 art. 46 e 47

Gli art. 46 e 47 del DPR 445 del 2000 disciplinano la dichiarazione sostitutiva relativa alla veridicità dei dati inseriti in un curriculum vitae. Leggi come inserirla al meglio.

Paolo Borrini
Paolo Borrini
Editor, Professional Association of Resume Writers and Career Coaches
Autocertificazione curriculum: cos'è il DPR 445 art. 46 e 47

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L'autocertificazione per il curriculum è una porzione di CV, ed è opzionale. Ma opzionale non vuol dire inutile: infatti, in molte candidature per la Pubblica Amministrazione, non includere questa dichiarazione nel tuo CV farà sì che tu sia squalificato nei concorsi.

Non esiste solo un modo di inserire questa dichiarazione nella propria candidatura e tanti sono i dati che sono soggetti ad autocertificazione.

In questa guida:

  • Scoprirai come inserire una autocertificazione nel tuo curriculum vitae.
  • Troverai esempi di dati soggetti a dichiarazione.
  • Scoprirai cosa vuol dire effettuare una dichiarazione mendace nel tuo CV e quali conseguenze può avere per la tua persona.

Ora eccoti un curriculum creato con il nostro software per la creazione di CV e lettere di presentazione.

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USA QUESTO MODELLO DI CURRICULUMEsempio di curriculum come autocertificazione

Cosa dicono gli utenti di ResumeLab:

Ieri ho avuto il mio primo colloquio e il responsabile delle risorse umane ha iniziato la discussione complimentandosi per il mio curriculum vitae.
Luigi

Amo la varietà di modelli e stili. Bravi, continuate così!
Davide

Il mio precedente CV era veramente mediocre, malgrado tutto il tempo passato a provare a fare modifiche su Word. Ma grazie a questo software, posso modificare tutto facilmente.
Daniela

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Questa guida mostra il curriculum vitae sotto forma di autodichiarazione. Ma non è tutto ciò che devi conoscere per far sì che una candidatura vada a buon fine. Per farlo, dovrai inserire nel tuo curriculum anche altre informazioni, e queste guide miglioreranno le performance del tuo CV:

Potrai aggiungere l’autocertificazione del curriculum formativo e professionale all’interno del tuo curriculum vitae così:

Esempio di curriculum vitae con autocertificazione

Massimiliano Trevisano

Senior Training Manager

+39 340 12 34 567

mastrevisano@mail.it

Milano, Lombardia, Italia

Descrizione personale

Senior training manager con 10+ anni di esperienza nella gestione di account, e nella gestione delle vendite. Implementato strategie di vendita allineate con il Marketing Team EMEA, con esperienza comprovata in campo B2B e B2C. Formato e gestito le performance di professionisti che hanno generato un valore superiore al miliardo di euro di vendite.

Esperienza professionale

Senior Training Manager

Philips, Milano

Gennaio 2017-Presente

Risultati e responsabilità:

  • Responsabile della formazione di 482 rappresentanti che hanno generato per l’azienda un miliardo di dollari di vendite.
  • Formazione a tirocinanti, account manager, specialisti, ingegneri di rete, account manager IDN e leader aziendali.
  • Tenuto oltre 1000+ sessioni con account nel corso degli anni relativi alla formazione sui prodotti.
  • Coaching alla vendita e creazione di tecniche di vendita che hanno migliorato le performance aziendali del 50% per oltre 150 dei dipendenti con cui ho lavorato.

Account Manager

Gruppo Lumines S.p.A., Milano

Febbraio 2013-Dicembre 2016 

Risultati e responsabilità:

  • Gestione di oltre 25 account nel mondo dell’illuminazione.
  • Aumentato le vendite aziendali nell’anno 2014-2015 del 120% rispetto all’anno precedente.
  • Gestito un gruppo di lavoro di 12 venditori sul territorio nazionale.

Istruzione

Laurea Triennale in Business e Management

Università degli studi di Milano, Milano

Settembre 2009-Maggio 2013

Risultati ottenuti:

  • Voto di laurea: 108/110
  • Tesi sperimentale di Laurea “Sviluppo delle vendite nell’era digitale. Una analisi”

Competenze professionali

  • Training professionale
  • Gestione delle vendite
  • Sviluppo di mercato
  • Lancio di nuovi prodotti
  • Workshop
  • Zoom
  • Public Speaking
  • Comunicazione
  • Negoziazione

Attestati

  • Certificazione di conoscenza della Lingua inglese, livello C2 - Cambridge Institute - Giugno 2020.
  • Partecipazione al convegno come relatore per TEDxMilano - Settembre 2017.

Consapevole che le dichiarazioni false comportano l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro che le informazioni riportate nel curriculum vitae corrispondono a verità.

 

Ora vediamo come inserire correttamente l’autocertificazione nel CV per un curriculum vitae italiano.

1. Scrivi correttamente l'autocertificazione del curriculum

L’autocertificazione del curriculum è una dichiarazione che viene inserita alla fine del proprio curriculum. È molto importante nelle candidature pubbliche quando invii un CV. Infatti, secondo la legge, quando scrivi un curriculum, ciò che dichiarerai sarà considerato come veritiero. 

Infatti, il Ministero di Economia e Finanza ha inserito questa clausola nel proprio modello redatto in forma di autocertificazione

Solitamente, tutte queste autocertificazioni, al pari di quelle del General Data Privacy Regulation vanno inserite alla fine del documento e possono essere collocate:

  1. Nel corpo della lettera.
  2. All’interno del piè di pagina del documento.

Non esiste una regola aurea o una formulazione corretta ed univoca per inserire questo tipo di dichiarazioni all’interno di un CV professionale. Ma ci sono delle formule che per convenzione vengono utilizzate comunemente in un curriculum:

Esempio di clausola di autocertificazione nel curriculum

  • Ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR 445/2000, dichiaro che le informazioni inserite nel mio CV corrispondono a verità, essendo consapevole dell’eventuale applicazione dell’art.76 dello stesso articolo in caso di dichiarazione mendace;
  • Consapevole che le dichiarazioni false comportano l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro che le informazioni riportate nel curriculum vitae corrispondono a verità;
  • Sono consapevole che le dichiarazioni false comportano l’applicazione delle sanzioni dell’art. 384 C.P e dell’art. 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000. Dichiaro che le informazioni inserite nel mio curriculum corrispondono a verità;
  • Dichiaro le informazioni inserite nel mio curriculum corrispondono a verità. Sono inoltre consapevole che le dichiarazioni mendaci contenute in questo documento comportano l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 76 del DPR 445/2000.

Nota importante: come già detto, l’autocertificazione per CV spesso e volentieri viene accostata e associata al curriculum vitae europeo e ai modelli Europass moderni. Ciò che molti non sanno è che , è possibile inserire l’autocertificazione in un curriculum formativo e professionale.

2. Inserisci nel curriculum informazioni reali e dimostrabili

Se decidi di inserire un’autocertificazione nel curriculum vitae, devi assicurarti che tutti i dati inseriti siano veri e che non siano presenti informazioni scorrette o mendaci all’interno del documento.

L’interpretazione del DPR nel mondo del recruiting è chiara: quando si invia un CV, è quasi impossibile rinvenire tutte le informazioni del mittente immediatamente. Proprio per questo nasce l’autocertificazione, ossia uno strumento amministrativo che permette di semplificare la vita del cittadino.

Ad ogni CV che invii a una azienda pubblica o privata, il curriculum vitae è reso in forma di autocertificazione. E avere un curriculum redatto in forma di autocertificazione fa sì che l’azienda faccia fede sul fatto che le informazioni contenute nel CV siano reali. 

Le categorie di informazioni che possono essere incluse in un CV reso sotto forma di autocertificazione ai sensi del DPR n°445/2000 sono:

  1. Dati anagrafici e stato civile
  2. Titolo di studio e qualifiche professionali
  3. Situazione economica
  4. Posizione giuridica
  5. Altri dati soggetti al art 46 e 47 DPR 445 del 2000 nel curriculum

Vediamo di quali dati si sta parlando.

Dati anagrafici e stato civile per il CV

  • Data di nascita
  • Luogo di nascita
  • Cittadinanza e residenza
  • Stato Civile
  • Spendibilità e godibilità di diritti civili
  • Stato di famiglia

Banalmente, in un concorso pubblico rivolto agli under 28, dichiarare di avere 28 anni quando se ne hanno 29 o 30 può farti incorrere in sanzioni.

In un curriculum vitae reso in forma di autodichiarazione le informazioni da fornire nel GDPR e quelle dell’autocertificazione coincidono. Tant’è che nessuno di questi dati, se non richiesto dall’annuncio di lavoro, va inserito in una regolare candidatura.

Titoli di studio e qualifiche professionali

  • Qualifiche professionali
  • Titoli di studio
  • Iscrizioni ad albi professionali
  • Esami sostenuti nel percorso di studi
  • Titoli di alta formazione o specializzazione
  • Corsi frequentati con attestati e documentazione rilasciati

È importante fare attenzione alla veridicità delle date. Ad esempio, in un curriculum da studente è importante distinguere gli studi in corso da quelli completati.

Suggerimenti da Pro: Fare attenzione alle date è molto importante. Sbagliare di un giorno l’immatricolazione all’università o cambiare le date in fretta e furia della tua laurea può dare dei problemi. Proprio per questo è bene controllare tutte le date dell’istruzione e formazione nel CV ogni volta prima dell’invio.

Situazione economica nell’autocertificazione del curriculum vitae

  • Codice Fiscale e Partita IVA di un ente giuridico
  • Situazione reddituale
  • Situazione economica
  • Stato di occupazione
  • Qualità di studente

Esattamente come nel caso di questi dati personali, in un curriculum vitae moderno questi dati sono quasi sempre non richiesti.

Solitamente le aziende preferiscono parlare della situazione contrattuale in un secondo momento. Spesso accade che si negozi il contratto tra le due parti solo quando si ritiene di aver trovato 1-2 candidati ideali per la posizione.

Di tutto il gruppo di dichiarazioni mendaci possibili, quella relativa allo stato di occupazione è la peggiore di tutti, in quanto è difficile (ma non impossibile) ritrovare le date precise di inizio e fine di un rapporto di collaborazione professionale.

Posizione giuridica e contrattuale

  • Casellario giudiziale
  • Legale rappresentanza

Tra le due categorie, quella della legale rappresentanza è sicuramente quella più probabile. Molte aziende infatti chiedono di non avere quote aziendali superiore al 5% ai loro dipendenti.

Dati giuridici

  • Iscrizione ad una associazione
  • Leva militare
  • Dati nello stato civile

Anche in questo ultimo caso, omettere queste informazioni o modificarle a proprio vantaggio può arrecare un danno al regolare iter di una candidatura quindi, se vuoi inserire queste informazioni all’interno di una candidatura, sii preciso e puntuale.

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3. Mentire nel CV: cosa comporta all’art 46 e 47 DPR 445 del 2000?

La violazione del DPR 445/2000 del curriculum però non l’unico problema in cui puoi incorrere. Dichiarare il falso nel CV può configurare licenziamento per giusta causa e una causa penale per truffa. Infatti, ai sensi dell’art.640 del Codice Penale:

Chiunque, con artifizi o raggiri inducendo taluno in errore procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.

Ciò significa che in Italia, un’azienda in cui sei stato assunto può licenziarti appellandosi alla truffa, in quanto avrai danneggiato la compagnia dichiarando il falso.

E se ciò non fosse abbastanza per dissuaderti a non effettuare dichiarazioni mendaci in un CV formativo e professionale redatto in forma di autocertificazione sono i seguenti articoli:

  • Articolo 476/Codice Penale: Reato penale di falso ideologico, ossia, menzogna contenuta in un documento
  • Articolo 43 del Codice Penale: Dolo, ossia elemento di volontarietà dipeso da azione o omissione
  • Articolo 483/Codice Penale: falso in atto pubblico di tipo doloso, reato configurabile quando il curriculum sotto forma di autocertificazione viene utilizzato per un concorso pubblico

Questa è solo una panoramica generale per mostrarti che mentire in un documento è grave e non dovresti mai farlo, soprattutto nel caso del curriculum sotto forma di autocertificazione. 

Infine, quanto al CV reso sotto forma di autocertificazione ai sensi del DPR n° 445/2000, l’articolo fa menzione di casi in cui si può configurare un falso:

  • Dichiarazioni mendaci o comunque false vengono punite dalla legge
  • Anche dare per attuale qualcosa di passato è comunque reato. Ciò che significa che dare per vero qualcosa che non lo è più costituisce dolo
  • Nel caso in cui a violare il decreto sia un dipendente pubblico, la pena può arrivare a portare l’interdizione dai Pubblici Uffici.

A configurare qualcosa di non più vero ti costringe ad essere precisi e puntuale nelle informazioni nel curriculum. Proprio per questo, è sempre raccomandabile stare molto attenti a cosa si inserisce e al modo in cui lo si inserisce in un CV. Eccoti un esempio di esperienza lavorativa in un curriculum sotto forma di autocertificazione che ti aiuterà a comprendere la situazione.

Esempio di autocertificazione nel CV — esperienza lavorativa

Corretto

Senior Account Manager

Microsoft

Settembre 2018-Dicembre 2020

Milano, Lombardia, Italia

Risultati e responsabilità:

  • Creato soluzioni B2B e giunto ad accordi commerciali che hanno superato gli obiettivi di vendita per il territorio di riferimento, il Nord Italia.
  • Gestito oltre 125 account di tipo business ed enterprise di grandi dimensioni.
  • Convertito potenziali in 9 mesi grazie all’esperienza e ad un approccio unico.

Ecco invece un esempio sbagliato di esperienza lavorativa per curriculum vitae sotto forma di autocertificazione, in cui dati e date sono chiaramente conflittuali.

Scorretto

Senior Account Manager

Microsoft

Settembre 2018-Gennaio 2019

Milano, Lombardia, Italia

Risultati e responsabilità:

  • Aumentato le vendite del 75% rispetto all’anno precedente.
  • Aumentato il feedback aziendale e la comunicazione del reparto.
  • Approcciato alle vendite per ottenere gli obiettivi dell’anno fiscale precedente.

Ricordati che questo caso non è valido solo in Italia. Certo, queste leggi sono applicabili in Italia ma è prassi che tutti i paesi abbiano norme e leggi relative ad operazioni di faking del proprio CV. Infatti, secondo uno studio americano sui candidati che falsificano le informazioni sul CV:

  • Anche nel mondo moderno è possibile falsificare una candidatura
  • Spesso i candidati mentono
  • Assumere un candidato che ha mentito ha spesso effetti negativi di breve e medio termine

Tutto ciò dovrebbe dissuadere dal mentire in un CV.

E ora che hai fatto, cosa ne pensi di scrivere una lettera di presentazione?

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Punti salienti

L’autocertificazione del curriculum vitae è una parte di CV che solitamente viene richiesta nelle candidature pubbliche. Riassumendo velocemente, possiamo dire che: 

  • L’autocertificazione va scritta inserendo nel CV una formula standard da aggiungere alla fine del corpo del documento o nel footer
  • L’art. 445 del 2000 disciplina alcune particolari categorie di dati su cui non si deve mentire
  • Mentire nel CV può comportare anche l’applicazione di alcune norme del codice 

Se hai bisogno di chiarimenti relativamente all’argomento, lasciaci un commento. Inoltre, se l’articolo ti è stato utile per inserire l’autocertificazione in un CV, lasciaci una recensione a 5 stelle! A presto.

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Paolo Borrini
Scritto daPaolo Borrini
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Paolo è un instancabile editor e scrittore membro attivo della National Career Development Association (NCDA) e della Professional Association of Resume Writers and Career Coaches (PARWCC). Grazie ai numerosi anni di esperienza nel mondo del lavoro e dei media, è una fonte di ispirazione e guida per chiunque miri al successo professionale. Dal 2020, Paolo si impegna quotidianamente per offrire articoli di qualità ai lettori di ResumeLab. Ogni suo testo attinge da esperienze reali e segue scrupolosamente le direttive editoriali di ResumeLab.

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